Radio Gerusalemme da imprecisate fonti israeliane, ha appreso che Hamas, l’organizzazione terrorista palestinese,
Continuerà fino alla liberazione dell’ intera Palestina
ha ordinato da Gaza, alle sue cellule in Cisgiordania, di riprendere gli attacchi suicidi, continuando a sostenere ”la intifada”, ma che si astiene ancora dal ricorrere al suo potenziale militare. Fathi Hammad, un dirigente di Hamas, ha dichiarato che “Questa intifada continuerà fino alla liberazione di Gerusalemme, della Cisgiordania e della intera Palestina. Sosterremo l’intifada di Gerusalemme col nostro lavoro e col nostro sangue”, ironizzando sulla paura degli israeliani per i coltelli degli attentatori palestinesi e ha detto: “Allah è grande e il coltello vincerà”. Intanto un altro dirigente di Hamas, Mahmud a-Zahar, in una intervista a un sito web islamico di Gaza, ha detto di augurarsi che le violenze in corso sfocino in una ”intifada armata”. Aggiungendo che, a suo parere, i palestinesi devono, nella fase attuale, ricorrere alle armi “perchè è appunto quello che i sionisti stanno facendo”. Dopo la proposta francese di osservatori internazionali sulla Spianata delle Moschee a Gerusalemme, il portavoce del ministero degli affari esteri israeliano, Emmanuel Nahshon, ha convocato l’ambasciatore francese in Israele, Patrick Maisonnave. Nel colloquio, come già anticipato dal premier Benyamin Netanyahu, Israele ha ribadito la sua netta contrarietà alla proposta francese, spiegando che “Israele si oppone ad ogni mossa che non sia coordinata e avanzata senza la sua partecipazione in temi che riguardano i suoi vitali interessi”. Secondo il portavoce Nahshon l’ambasciatore francese avrebbe obiettato che il suo paese sta passando in rassegna idee su quello che ha definito “uno stallo continuo nel processo di pace”.