Torna l’acqua a Messina. L’emergenza non è finita

Torna l’acqua a Messina. L’emergenza non è finita

 

Il direttore dell’Azienda meridionale acque di Messina (Amam) Luigi La Rosa

 

Anche se l’acqua sta tornando a scorrere, a Messina, l’emergenza non è ancora del tutto superata.

Una zona a rischio per il dissesto idrogeologico

Otto giorni fa, una frana a Calatabiano, nel catanese, ha provocato un guasto alla condotta dell’acquedotto. La condotta idrica, lunga diversi chilometri, attraversa una zona della Sicilia particolarmente a rischio per quanto riguarda il dissesto idrogeologico. Dopo un primo intervento di quattro giorni fa, ieri i tecnici dell’Amam, l’Azienda meridionale acque di Messina, hanno riparato per la seconda volta il tubo nuovamente danneggiato in seguito ad un ulteriore smottamento. Questa mattina, però, l’acqua è tornata a scorrere solo in alcuni quartieri. Il direttore dell’Amam, Luigi La Rosa, spiega che: “La situazione tornerà alla normalità tra due o tre giorni,  perchè per l’enorme richiesta, l’acqua affluita nei serbatoi è subito stata utilizzata dai quartieri della parte bassa della città, impedendo di raggiungere anche le zone collinari”. Il direttore aggiunge: “Stiamo cercando di ovviare con le autobotti, ma presto la situazione migliorerà”. Il prefetto di Messina, Stefano Trotta, ha istituito un’unità di crisi per monitorare l’andamento dell’erogazione dell’acqua e individuare altre eventuali criticità, dal momento che non si possono escludere nuove rotture. Molte le polemiche sui ritardi nei tempi di intervento per fronteggiare l’emergenza tra le quali quella del premier Matteo Renzi che, sollecitando l’intervento dell’Esercito, ha definito la vicenda “una vergogna”.

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