Corte dei Conti. Rischio discriminazioni nell’8xmille

Corte dei Conti. Rischio discriminazioni nell’8xmille

 

Il presidente della Corte dei Conti Raffaele Squitieri

 

 

La Corte dei conti ha rilevato alcune criticità nella gestione dell’8xmille. E per questo, in una nota,  sollecita approfondimenti

Finalità diverse dalla volontà dei contribuenti

sull’attività dell’Agenzia delle entrate per il monitoraggio sugli intermediari. In particolare la relazione della magistratura contabile “ha rilevato una serie di criticità nella gestione dell’istituto: il meccanismo che permette ai beneficiari di ricevere più dalla quota indistinta destinata ai possibili beneficiari che non dalle precise scelte dei contribuenti; la rilevanza dei contributi, che ha superato ampiamente il miliardo di euro per anno; la scarsa pubblicità dell’ammontare delle risorse erogate ai beneficiari”. Sottolinea inoltre “il rilevante ricorso delle confessioni religiose alle campagne pubblicitarie; il rischio di discriminazione nei confronti di confessioni non firmatarie di accordi; l’assenza di controlli indipendenti sulla gestione dei fondi; la carenza di controlli sugli intermediari delle dichiarazioni dei redditi; lo scarso interesse dello Stato per la quota di propria competenza, essendo l’unico competitore che non sensibilizza l’opinione pubblica sulle proprie attività e che non promuove i propri progetti”.

 

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