La bozza del decreto messo a punto dal governo sui servizi pubblici locali,
“Il titolo di viaggio va vidimato ad ogni corsa”
che rientra nella riforma Madia della Pubblica amministrazione, dedica diversi articoli al trasporto pubblico locale (Tpl), ferma restando la normativa esistente in materia. Ad un mese dal via libera del Consiglio dei ministri ai primi undici decreti attuativi (pubblicati sul sito della Funzione pubblica) della riforma approvata ad agosto scorso dal Parlamento, il provvedimento sui servizi locali è l’unico ancora in bozza. Il provvedimento è stato riscritto con l’aggiunta di una parte della riforma del Tpl pensata dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Graziano Delrio, dopo il passaggio del testo nella riunione dei ministri del 20 gennaio scorso. Il decreto si è arricchito fino a raggiungere i trentotto articoli, di cui meno di dieci sono dedicati alla riforma del trasporto urbano e gli altri alla riforma della gestione dei servizi pubblici in mano alle ex municipalizzate. Il testo della bozza non è quello definitivo perchè manca ancora la “bollinatura” ma prevede alcune importanti novità. A tutela dei pendolari e di quanti si muovono con i mezzi pubblici, il testo intende porre un freno alle corse cancellate o ai ritardi. Dopo la mezz’ora se si tratta di mezzi pubblici cittadini o dopo un’ora se si allarga il raggio a livello locale, scatta il diritto al rimborso del biglietti (a meno che i problemi derivino da scioperi, calamità naturali o altri eventi imprevedibili). Per contrastare l’evasione su bus e metro, invece, sono previste multe salatissime. Nella bozza si legge che chi non oblitera il biglietto va incontro ad una sanzione pecuniaria da definire con legge regionale e dove la legge manca, la multa “è pari a 60 volte il valore del biglietto ordinario e comunque non superiore a 200 euro”. Il presidente dell’Asstra, Massimo Roncucci, l’associazione che riunisce le aziende del trasporto pubblico locale, infatti, spiega che d’altra parte in Italia si registra, “un tasso medio di evasione intorno al 20%”. Non solo, per introdurre un ulteriore deterrente all’evasione nel settore, il titolo di viaggio va vidimato ad ogni corsa. Soprattutto questa misura costituisce un cambiamento nel regolamento visto che oggi in tante realtà gli abbonati, o quanti acquistano titoli di viaggio a tempo, non devono convalidarlo ogni volta. Inoltre le aziende del trasporto pubblico locale, per contrastare l’evasione nel settore, potranno anche affidarsi a soggetti esterni “qualificabili come agenti accertatori”, che, nei limiti del loro servizio, acquistano la “qualità di pubblico ufficiale”. Sempre al “fine di assicurare il più efficace contrasto al fenomeno dell’evasione tariffaria” possono essere utilizzate anche “le rilevazioni dei sistemi di video sorveglianza presenti a bordo dei veicoli e sulle banchine di fermata”.