Il Commissario Ue per l’euro e il dialogo sociale, Valdis Dombrovskis,
La riforma europea dell’Iva sarà presentata il prossimo marzo
ha annunciato un piano d’azione europeo che semplifichi la normativa di settore e favorisca le transazioni di beni e servizi tra Paesi Ue grazie alla creazione di un regime definitivo che contrasti le frodi all’Iva. La riforma europea dell’Iva, che sarà presentata il prossimo marzo fa parte del piano d’azione della Commissione per il 2016 nel contesto della strategia per il mercato unico. Si tratta del risultato di un processo iniziato nel 2011 con l’adozione della comunicazione numero 851 “verso un sistema Iva più efficiente e solido”, che ha visto la creazione nel giugno 2012 di un gruppo di esperti ad hoc a livello europeo. Nelle intenzioni della Commissione europea, la riforma contribuirà a diminuire la burocrazia fiscale, agevolare i fornitori di beni e servizi e contrastare le mancate entrate da parte dei governi nazionali, che nel 2013 si stimano ammontare a circa 168 miliardi di euro, 50 miliardi dei quali costituirebbero frodi. Dombrovskis ha sottolineato che “L’Iva costituisce una delle fonti principali di entrate dei governi, nel 2014 si parla di 1.000 miliardi di euro all’interno dell’Ue”. Il Commissario Ue ha poi precisato che la Commissione europea, per quanto riguarda le transazioni intracomunitarie, è orientata al rispetto del “principio di destinazione”, ovvero fare in modo che le aziende o i professionisti paghino l’Iva nel Paese in cui viene venduto un bene o prestato un determinato servizio. Dombrovskis ha precisato che ciò “presuppone una maggior cooperazione tra le autorità finanziarie dell’Unione”. E ha aggiunto che è intenzione della Commissione europea alleviare “l’onere amministrativo per le Pmi e le imprese elettroniche” anche alla luce dei “recenti sviluppi tecnologici e dell’e-commerce”.