Dopo l’annuncio su Facebook di giovedì scorso,
“Siamo più o meno quanti tutti gli iscritti al Pd di Napoli”
in merito all’appuntamento di questa mattina al Teatro Augusteo di #napoliriparte, Antonio Bassolino, ha aperto la sua convention. L’ex sindaco di Napoli, oggi, ha dichiarato: “Siamo in tanti, altro che fedelissimi. Tanti mondi della città. Siamo in questo teatro più o meno quanti tutti gli iscritti al Pd di Napoli”. E ha aggiunto: “Qualcuno ha parlato di guerra interna, ma bisogna saper pesare le parole. La vera guerra civile che dobbiamo combattere è quella contro la camorra, senza chiudere gli occhi come molti fanno”.
I due episodi avvenuti davanti al Teatro Augusteo non hanno influito sul clima che ha caratterizzato la convention napoletana promossa dall’ex governatore della Campania. Prima dell’inizio dell’incontro quattro operai travestiti da Pulcinella e con sacchi di immondizia in mano, si sono schierati davanti all’ingresso del Teatro. Si trattava di quattro aderenti al “Comitato di lotta cassintegrati e licenziati Fiat” di Pomigliano che, contestando l’ex sindaco, hanno cantato “Napoli non ti vuole e non dimentica” e lanciato lo slogan “Bassolino al Creatore o a San Vittore”. Ha guidato la protesta il cassintegrato Mimmo Mignano, che ha annunciato di volersi candidare a sindaco, insieme ai tre suoi compagni, con una lista autonoma. Dopo una breve rissa con alcuni supporter di Bassolino, l’intervento della Polizia ha riportato la calma.
Il secondo episodio ha riguardato la denuncia del Sindacato unitario giornalisti della Campania e dei consiglieri nazionali campani della Fnsi, che in una nota hanno scritto: “Stamattina, a margine della manifestazione di Antonio Bassolino al teatro Augusteo di Napoli, alcuni giornalisti, fotografi e cameraman sono stati aggrediti e insultati da un gruppo di sostenitori di Bassolino, tra i quali anche ex consiglieri comunali”. “Un atteggiamento vergognoso e gravissimo che condanniamo fermamente. Chiederemo ai cameraman le immagini per identificare e denunciare i responsabili di questo ignobile comportamento. È inaccettabile che in un Paese civile i giornalisti vengano ancora presi di mira mentre fanno il loro lavoro”.
Il Teatro Augusteo, uno dei teatri più grandi della città, era gremito e molte persone sono rimaste in piedi. Una giovane elettrice ha aperto la convention, dicendosi “sconcertata” per la vicenda delle primarie e ribadendo la propria convinzione che Bassolino “possa vincere” la sua corsa.
Antonio Bassolino ha dichiarato: “Io ho fatto solo un atto d’amore per la mia città”. “Le rese di conti Pd non mi riguardano e non mi interessano. Se ho fatto quella scelta non è per partecipare ieri e oggi alle guerre intestine”. Poi ha elencato i passaggi che lo hanno portato a scendere in campo, dopo quel novembre 2013. L’ex governatore ha raccontato: “Dopo l’assoluzione mi sarei aspettato ingenuamente che squillasse il telefono da parte di Napoli o di Roma, niente! Da parte di persone con cui ho condiviso tanto, una vita!”. “Così come mi sono illuso che squillasse il telefono da Napoli e da Roma dopo la fine delle primarie, per dire “Grazie Antonio per il tuo contributo”. E niente!”. Poi le primarie “taroccate” e i due ricorsi contro l’esito del voto. Bassolino ha affermato: “Perché le primarie vivano, servono tre condizioni: trasparenza, trasparenza e ancora trasparenza, non può esserci un colpo di spugna burocratico, la questione è democratica. Abbiamo bisogno di verità, per Napoli, per la politica e per l’opinione pubblica italiana indignata da quanto è accaduto. Finora ci hanno risposto con cavilli, sentenze preconfezionate tra Roma e Napoli. Perciò oggi siamo qui”. E ha spiegato: “La vicenda delle primarie va oltre Napoli, molto oltre Napoli. Tutti ora sanno che non riguarda me, questa battaglia. Che non è burocratica. È democratica. Si deve cancellare questa schifezza. Domenica sera 6 marzo siamo arrivati a una incollatura, vincendo politicamente e moralmente. E anche numericamente, se si dicesse la verità su quei seggi”. L’ex sindaco ha affermato: “Voglio ascoltare di nuovo la città. Sapere se c’è a sinistra del Pd un sussulto di onestà di verità. Ma leviamoci dalla testa che io mi candido per far perdere il Pd. Io non sono come altri abituati a perdere. Io combatto per vincere, sempre!”.
Al termine della manifestazione da lui promossa, a chi gli chiedeva della possibilità di una lista civica, non sciogliendo la riserva sulla sua candidatura, Bassolino ha risposto: “Passo dopo passo, aspettiamo l’esito del ricorso e poi vediamo”. “E’ l’unico modo per ribaltare l’autogol che ci siamo fatti”. E ha invitato “a una riflessione anche i vertici del partito e di Palazzo Chigi. Mi aspetto che venga resa giustizia alla domanda di trasparenza, annullando i seggi dove ci sono state violazioni delle regole”, aggiungendo che “La città si è impoverita e incattivita ma noi abbiamo in Napoli la possibilità di reagire e combattere. Per questo nei mesi scorsi cercavo di fare la mia parte, altro che guerre interne e rese dei conti che non mi interessano”.