Il ministro dell’Interno Angelino Alfano, ha ribadito l’intenzione di intervenire sulla normativa delle intercettazioni.
Un’idea potrebbe essere un’udienza filtro
Il ministro, oggi ospite della trasmissione televisiva Mattino 5, in riferimento al decreto antiterrorismo, dichiara: “Noi consideriamo la privacy un diritto fondamentale, ma mi fa ridere che chi ha sempre detto di no alla difesa della privacy ed è stato favorevole alle intercettazioni a go-go, gossippare e irrilevanti, oggi che c’è da combattere il terrorismo si svegliano difensori della privacy”. Alfano si riferisce alle polemiche sull’emendamento, prima approvato e poi ritirato e ricorda che “La norma proposta nell’emendamento prevedeva le intercettazioni sempre sotto l’autorizzazione della magistratura e per un determinato tipo di reati e noi siamo disponibili a restringere il campo solo alle fattispecie terroristiche”. Il ministro ha sottolineato che, in difesa della privacy, “Un’idea potrebbe essere quella di un’udienza filtro, in cui si decide di togliere le intercettazioni irrilevanti”.