Dopo 23 mesi di processo, il gup di Palermo, Marina Petruzzella, ha assolto l’ex ministro Dc Calogero Mannino,
I pm: “Impugneremo la sentenza”
“per non aver commesso il fatto”, dall’accusa di minaccia a corpo politico dello Stato, nel processo stralcio per la cosiddetta trattativa Stato-mafia. La pubblica accusa era rappresentata dai pm Nino Di Matteo, Vittorio Teresi, Roberto Tartaglia e Francesco Del Bene. E il processo si celebrava con il rito abbreviato. Nella ricostruzione della procura, Mannino, temendo per la sua incolumità, grazie ai suoi rapporti con l’ex capo del ros Antonio Subranni, nel ’92, avrebbe fatto pressioni sui carabinieri perché avviassero un “dialogo” con i clan. In cambio si sarebbe adoperato per garantire un’attenuazione della normativa del carcere duro. L’ex ministro ha sempre negato ogni coinvolgimento nelle vicende che gli sono state contestate. I pm, dopo la sentenza, hanno dichiarato: “Impugneremo la sentenza. Noi andiamo avanti”. Davanti alla corte d’assise, intanto, prosegue il processo agli altri imputati (ex ufficiali dell’arma, boss, pentito e Massimo Ciancimino) che, a differenza di Mannino, hanno scelto il rito ordinario.