Oggi la Corte permanente di arbitrato dell’Aja ha annunciato la nomina dei cinque giudici del Tribunale
Mattarella ha ribadito il “pieno sostegno” ai Marò
arbitrale internazionale che avrà il compito di occuparsi della disputa tra Italia e India, sulla vicenda dei due fucilieri di marina pugliesi Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. Il 15 febbraio 2012 i due Marò furono ritenuti da New Delhi responsabili dell’omicidio di due pescatori indiani al largo del Kerala. L’arbitrato internazionale era stato attivato su richiesta dell’Italia dopo il fallimento dei negoziati con l’India. Nell’impossibilità di trovare un accordo tra India ed Italia sul Tribunale internazionale arbitrale dell’Aja, il collegio arbitrale è stato costituito d’ufficio, presso la Corte permanente di arbitrato dell’Aja. Secondo quanto previsto dalla Convenzione internazionale sul diritto del mare, nel caso in cui non ci sia una intesa sugli arbitri da nominare, “il presidente del Tribunale internazionale per la legge del mare farà le nomine che sono necessarie”. Come dichiarato dal ministro della Difesa, Roberta Pinotti, la prima mossa del governo italiano, ora, sarà quella di riproporre la richiesta “urgente” di far rientrare Salvatore Girone in patria, bocciata ad agosto dal Tribunale sul diritto del mare di Amburgo. Il 4 novembre, infatti, in occasione della festa delle Forze Armate, il ministro Pinotti, aveva annunciato la costituzione della Corte arbitrale, cui mancava solo l’ufficialità dei nomi dei giudici che la compongono. Nella stessa occasione il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, aveva ribadito il “pieno sostegno” ai due Marò.