Dopo quello di stamattina alla stazione Lepanto della linea A,
E’ scattato il piano di sicurezza
nuovo allarme sulla linea C della metropolitana di Roma, alla stazione di Torre Gaia, in periferia, per la presenza di due borse sospette. Sul posto gli artificieri. Il percorso tra le stazioni di Torrenova e Grotte Celoni è stato interrotto e sostituito dai bus predisposti dall’Atac. Più tardi altra segnalazione, ancora sulla linea A, presso la stazione Cornelia. Un militare di pattuglia ha individuato un pacco sospetto in un vagone della metro. Il tratto della linea è stato interrotto e poi ripristinato dopo i controlli. A Roma la tensione è alle stelle tanto che in serata è bastata una borsa sospetta lasciata incustodita ad una fermata dell’autobus, a due passi dall’ambasciata americana in via Veneto, ed immediatamente è scattato il piano sicurezza. L’intera area tra piazza Barberini e via Bissolati è stata chiusa al traffico mentre gli artificieri analizzavano la borsa, senza trovare nulla. Sono state disposte chiusure, in via precauzionale, anche in altre strade della città, vicine agli obiettivi sensibili. L’informativa del Federal Bureau of Investigation, che a sua volta ha raccolto dalla Dea, l’Agenzia federale antidroga, le notizie passate agli italiani di San Pietro a Roma, il Duomo e la Scala di Milano, quali possibili obiettivi di un attentato, ha fatto scattare la massima allerta. La prima conseguenza dell’allarme proveniente dagli Stati Uniti è stata la circolare che il Dipartimento di Pubblica Sicurezza ha inviato ai questori di Milano e Roma. Nel documento si chiede di rafforzare ulteriormente la vigilanza e il controllo nelle due città, con particolare attenzione ai luoghi di culto e di aggregazione. D’altronde in un momento come questo, con allarmi in Europa, partite di calcio sospese, continui blitz delle forze speciali alla ricerca di presunti terroristi e cellule nascoste, nessuna segnalazione può essere tralasciata e, anzi, va vagliata con la massima attenzione.