Oggi durante un interrogatorio di tre ore,
“Diceva di essere il numero due dei servizi segreti italiani”
monsignor Lucio Vallejo Balda, incalzato dalle domande dei promotori di giustizia, ha ammesso di aver passato documenti ai giornalisti. In particolare Balda ha ammesso di aver dato a Gianluigi Nuzzi l’elenco di 5 pagine con 87 password della sua mail alla Commissione Cosea. Il prelato spagnolo ha aggiunto di aver avuto la netta sensazione che le possedesse già. Monsignor Balda ha descritto il clima di pressioni e condizionamenti che dopo il termine dei lavori Cosea aveva subito da Francesca Chaouqui, dicendo che “lei mi aveva detto di essere il numero due dei servizi segreti italiani”. Vallejo ha aggiunto che credeva di essere controllato. Il giornalista Emiliano Fittipaldi, imputato al processo, ha infatti riferito di un clima teso tra Balda e la Chaouqui. L’interrogatorio in aula, continuerà domani.