Papa Francesco a San Pietro: “Siamo tutti migranti”

Papa Francesco a San Pietro: “Siamo tutti migranti”

Papa Francesco.

Questa mattina Papa Francesco, davanti alla folla radunata in piazza San Pietro, ha raccontato la sua visita di ieri in un campo profughi nell’isola greca di Lesbo. Il Pontefice, visibilmente emozionato, ha dichiarato: “Ho visto tanto dolore”.

Papa Francesco: “Ho visto tanto dolore”

Il Papa ha detto di aver visto tanti “bambini che hanno assistito alla morte dei genitori e dei compagni”. E ha aggiunto: “voglio raccontare un caso particolare, un uomo giovane, non ha 40 anni, che l’ho incontrato ieri con i suoi due figli, lui è musulmano e mi ha raccontato che era sposato con una ragazza cristiana, si amavano e si rispettavano a vicenda ma purtroppo questa ragazza è stata sgozzata dai terroristi perché non ha voluto negare il Cristo e abbandonare la sua fede, è una martire e quell’uomo piangeva”.

Papa Francesco, il patriarca di Costantinopoli, Bartolomeo e l’arcivescovo greco, Hieronymos.

Attraverso la storia di quest’uomo il papa ha voluto spiegare come centinaia di migliaia di rifugiati, vittime del terrore, che siano musulmani o cristiani, sono egualmente esseri umani che possono amarsi e rispettarsi. Il Papa, figlio di italiani immigrati in Argentina, ha anche detto: “Siamo tutti migranti”, pensando a quella ricerca di una vita migliore che, ancora oggi,  tante persone cercano in Europa.

Un viaggio segnato dalla tristezza

Ai giornalisti in volo con lui, prima del suo arrivo a Lesbo, il Pontefice aveva detto: “È un viaggio segnato dalla tristezza”.”Ci troviamo davanti a una delle più gravi catastrofi umanitarie dopo la seconda guerra mondiale. Vediamo persone che soffrono perché sono in fuga e non sanno dove andare. Andremo anche in un cimitero, il mare”.

In piazza San Pietro Papa Bergoglio ha anche: detto “Sono vicino alle tante famiglie preoccupate per il problema del lavoro. Penso in particolare alla situazione precaria dei lavoratori italiani dei Call Center: auspico che su tutto prevalga sempre la dignità della persona umana e non gli interessi particolari”.

Il Papa ha ricordato che “Questa notte un violento terremoto ha colpito l’Ecuador, causando numerose vittime e ingenti danni. Preghiamo  per quelle popolazioni; e anche per quelle del Giappone, dove pure ci sono stati alcuni terremoti in questi giorni. L’aiuto di Dio e dei fratelli dia loro forza e sostegno”.

Poi, nell’omelia della messa per la ordinazione di 11 diaconi dai seminari romani, il Papa ha detto: “E per favore in nome di Gesù Cristo Signore e in nome della Chiesa vi chiedo di essere misericordiosi, tanto misericordiosi”. Papa Francesco ha anche raccomandato loro di “fare memoria nella vostra storia” della “parola di Dio, di quel dono della parola che il Signore vi ha dato tramite la mamma, la nonna, come dice Paolo i catechisti”, “leggete e meditate la parola del Signore per credere ciò che avete letto e vivere ciò che credete”. Il Pontefice ha poi insistito sul fatto che i sacerdoti sono stati “scelti fra gli uomini, scelti non dimenticatevi questo, scelti fra gli uomini e costituiti in loro favore, non nel mio favore”. E ha indicato l’esempio “del buon pastore, non per essere servito ma per servire e per cercare e salvare ciò che era perduto”.

 

 

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