Impossibile distogliere l’attenzione dalla scorsa tornata elettorale. Neanche nell’intervallo di tempo che ci separa dal prossimo ballottaggio del 19 giugno.
Retroscena nelle comunali di Napoli
Tre giorni dopo il voto sono venuti alla luce alcuni retroscena delle comunali appena trascorse.
Questa sera, mentre andava in onda la puntata registrata di Otto e mezzo su La7, ospite Matteo Renzi, è arrivata la notizia della perquisizione dei carabinieri, nell’ambito di un’inchiesta della procura di Napoli, nei confronti di due candidate del Pd alle amministrative di Napoli, indagate con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione elettorale. Si tratta di Anna Ulleto, candidata Pd al Consiglio comunale e di Rosaria Giugliano, candidata per la municipalità Mercato-Pendino, nel centro storico di Napoli. L’indagine è coordinata dal procuratore aggiunto di Napoli Alfonso D’Avino, della sezione reati contro la Pubblica amministrazione, e condotta dal pm Francesco Raffaele. L’ipotesi investigativa è che entrambe le candidate possano aver acquisito voti in cambio di promesse di inserimento nel programma lavorativo Garanzia Giovani, finanziato dalla Regione. Si tratta del programma europeo che favorisce l’avvicinamento dei giovani tra i 15 e i 29 anni al mercato del lavoro offrendo, entro un periodo di 4 mesi dall’inizio della disoccupazione o dall’uscita dal sistema di istruzione formale, opportunità di orientamento, formazione e inserimento al lavoro. Secondo l’agenzia Ansa ci sarebbero anche altri indagati. Si parla di cinque o sei iscrizioni nel registro degli indagati.
Renzi: “Nel partito c’entriamo col lanciafiamme”
Nelle scorse ore Renzi, ribadendolo anche a Lilly Gruber in trasmissione, aveva annunciato il commissariamento del partito campano, e l’intenzione di intervenire sulla classe dirigente a livello locale, prendendo provvedimenti “contro le correnti e chi pensa solo alla carriera”. “Nel partito c’entriamo col lanciafiamme dopo il ballottaggio, lo assicuro. Macché espulsioni, quelle le fanno gli altri”.
Il segretario metropolitano, Venanzio Carpentieri, in merito all’inchiesta della procura di Napoli, ha assicurato: “Il Pd di Napoli darà la massima collaborazione alle autorità inquirenti nelle operazioni di verifica di eventuali illeciti legati alle operazioni elettorali”.
La segretaria regionale del Pd Campania, Assunta Tartaglione, ha dichiarato: “Se la magistratura dovesse accertare la veridicità dei fatti riportati dagli organi di stampa, il Partito democratico sarebbe parte lesa in questa vicenda”. E ha aggiunto: “Come abbiamo sempre fatto siamo al fianco della magistratura, auspichiamo che la vicenda venga chiarita al più presto e che eventuali responsabilità vengano perseguite con la massima fermezza”.
Serracchiani: “Il Pd è parte lesa rispetto a certi comportamenti”
Anche i vertici romani si sono espressi in merito all’inchiesta e, in una nota, il vice segretario del Pd, Debora Serracchiani, ha affermato: “Se saranno riscontrati i fatti su Napoli riportati dalle agenzie di stampa, il Pd sarebbe parte lesa rispetto a certi comportamenti. Auspico che la magistratura faccia il più presto possibile chiarezza su una vicenda che, se provata, va condannata e punita senza se e senza ma”.
Le perquisizioni e l’indagine della procura non sono le prime vicende giudiziarie che hanno coinvolto il Pd napoletano. Fondate ipotesi di brogli durante il voto questa mattina erano sorte in seguito alla pubblicazione di un video del sito web napoletano Fanpage.it che testimonierebbe una presunta compravendita di voti. Il video è frutto del lavoro della squadra di videoreporer della redazione di Fanpage, che, forniti di telecamere nascoste, si sono recati nel giorno del voto presso alcuni seggi nel centro storico, facendo emergere episodi di irregolarità, anomalie e possibili brogli.
Ancora impossibile mettere in relazione indagine dei pm e video
Già lo scorso 5 marzo, a Napoli, durante le primarie del Pd, le telecamere nascoste di Fanpage avevano mostrato fuori dai seggi cittadini promesse di denaro in cambio di voti in favore del candidato sindaco renziano, Valeria Valente, e la presenza di personaggi vicini a Nicola Cosentino.
Al momento, tuttavia, non è ancora possibile mettere in relazione tra loro l’indagine dei pm e il filmato di Fanpage.
Il video messo on line parte con le immagini dell’Istituto Bovio, nel quartiere San Lorenzo, in via Carbonara in cui si sente un uomo che si qualifica come rappresentante di lista che spinge una donna a prendere una borsa. Nel video si vedono anche due donne avvicinate da un uomo che passa qualcosa, forse soldi o materiale elettorale. Presso l’Istituto Palizzi, in via della Solitaria, al Pallonetto, nel quartiere Chiaia, si sente un uomo che scandisce “Forza Italia, Forza Italia!”. Poi si sentono persone che parlano tra di loro e viene evidenziato un presunto passaggio di banconote. Il videoreporter riprende anche l’esterno di un Caf (un centro di assistenza fiscale e previdenziale) al rione Sanità, stranamente aperto di domenica. Lì si vede un manifesto con il simbolo di Centro Democratico e si nota altro scambio di materiale elettorale e probabilmente di banconote con un via vai di persone, che giungono e ripartono in moto, con in mano la tessera elettorale. Infine, presso la scuola Scherillo, a Soccavo, nella periferia Ovest, in via Stanislao Manna, una donna invita a votare ad alta voce un candidato. Nello steso luogo, poi, due uomini parlano di persone che erano attese al seggio: uno di essi ha anche un foglio in cui sembra ci sia una lista di elettori attesi.
De Magistris: “Il video dimostra quello che da tempo abbiamo denunciato”
Il primo a commentare duramente le presunte irregolarità è stato il sindaco ricandidato Luigi de Magistris, che ha dichiarato: “Il video di Fanpage.it, con nuove segnalazioni di presunte irregolarità ai seggi durante il voto di domenica, dimostra quello che da tempo abbiamo denunciato, una campagna con voto personale e fiumi di denaro carsico che non ci rassicura”. De Magistris ha spiegato di aver chiamato il prefetto Gerarda Pantalone, affermando: “Mi sono appellato al prefetto, alla sua competenza affinché domenica 19 ci possa essere la massima attenzione possibile”. Il sindaco uscente ha voluto aggiungere: “Questo sindaco e questa coalizione vinceranno anche contro la teppaglia politica. Vinceremo comunque, Napoli sarà dei napoletani che per il 99% e più sono persone per bene. A chi non si vuole convertire e pentire affidiamo la frase di De Filippo: fuitevenne”. E ironizzando, ha concluso: “Dovrebbero sapere ormai che queste cose non portano neanche bene, basta vedere Borriello che è rimasto fuori dal Consiglio nonostante la straordinaria performance delle primarie”.
In una nota, l’imprenditore e candidato sindaco di Napoli, Gianni Lettieri, avversario di de Magistris, ha affermato anche lui di essersi rivolto al prefetto. Nella nota si legge: “Dopo aver visto il video di FanPage, che denuncia brogli in seggi nella maggioranza dei quali è uscito vittorioso il sindaco uscente, e dopo aver analizzato flussi elettorali anomali a favore del sindaco uscente, che ha vinto in zone della città dove solitamente si parla di voto controllato, ho sentito il dovere di chiamare il Prefetto di Napoli, Gerarda Maria Pantalone, e il Ministro dell’Interno, Angelino Alfano.
Lettieri: “Nei quartieri a rischio ha stravinto il sindaco uscente”
A entrambi, come sto facendo da diverse settimane, ho ribadito la mia preoccupazione relativamente a tentativi di inquinamento e condizionamento del voto. Ho anche espresso la mia vicinanza alle forze dell’ordine e di polizia, preposte a garantire il corretto svolgimento delle operazioni di voto, che domenica scorsa hanno svolto un lavoro encomiabile e lo stesso faranno domenica 19. E’ inaccettabile che altri candidati abbiano provato a delegittimare il ruolo di Prefetto e uomini in divisa, inviando ronde di antagonisti ed estremisti fuori dai seggi per provare a militarizzare il voto ed intimidire gli elettori. Si tratta di un’operazione molto pericolosa di delegittimazione delle istituzioni e di negazione della democrazia e della partecipazione. Tra l’altro è singolare che queste ronde non abbiano segnalato che nei quartieri a rischio voto controllato abbia stravinto il sindaco uscente. I conti non tornano, per questo c’è bisogno di un’attenzione straordinaria per garantire il voto pulito, per combattere il puzzo di voto inquinato, per impedire che la camorra, che in questi cinque anni ha potuto controllare incontrastata intere zone della città, provi a mantenere le mani sul potere. Il mio primo obiettivo è riportare l’etica a Palazzo San Giacomo che in questi cinque anni è stato scosso da una questione morali senza precedenti”.
Scotto: “Il video di Fanpage è un pezzo di giornalismo straordinario”
Il capogruppo dei deputati di Sinistra Italiana a Montecitorio, Arturo Scotto, ha affermato: “Il video di Fanpage che denuncia irregolarità all’esterno di alcuni seggi delle amministrative di Napoli è un pezzo di giornalismo straordinario e dimostra quanto il voto a Napoli, in alcuni quartieri, non sia ancora libero. I signori delle preferenze lo comprano a 20 euro a pochi metri dai seggi. Ho segnalato più volte alla Prefettura domenica scorsa quello che stava accadendo in alcune scuole della città. Mi auguro che la magistratura apra immediatamente una inchiesta e che per il ballottaggio sia garantita da parte dello Stato la massima agibilità democratica e una votazione trasparente”.
Sibilia: “Non staremo fermi a guardare”
Mentre l’europarlamentare di Forza Italia, Fulvio Martusciello, ha lanciato l’appello: “Campagna elettorale inquinata da meccanismi di voto poco chiari, è quanto emerge dal video pubblicato da Fanpage, è la conferma che l’attenzione ai seggi domenica 19 dovrà essere altissima”. “C’è chi cerca di condizionare le elezioni e questo è avvenuto, a giudicare dal video, soprattutto in alcuni seggi alla periferia di Napoli. Noto una strana coincidenza: nella maggioranza dei casi in questi seggi ha vinto la coalizione di De Magistris. Certo, può essere un caso. Ora tocca alle forze inquirenti fare chiarezza”.
Il Movimento 5 Stelle ha annunciato che denuncerà i presunti brogli e irregolarità segnalati dal sito Fanpage. Il membro del direttorio del M5s, Carlo Sibilia, ha dichiarato: “E’ vergognoso, non staremo fermi a guardare”. Aggiungendo che “Come opposizione in Parlamento abbiamo dato il nostro contributo per porre un argine all’inquinamento del voto. La proposta di legge targata M5S contiene tanti piccoli interventi sul processo elettorale per evitare casi come quelli denunciati a Napoli. Invitiamo il Pd ad approfondire le nostre proposte, proposte che tuttavia i dem tardano ad approvare perché, evidentemente, non gli conviene”.