Il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker, nel secondo e ultimo giorno del summit del Consiglio Europeo, dichiara: “La ripresa è in cammino” nella Ue
“Le riforme non avanzano al ritmo desiderato”
e nell’eurozona “le previsioni dicono che le cose migliorano”, ma dipende “da condizioni congiunturali, mentre vorremmo fosse strutturale”. E aggiunge: “dobbiamo sfruttare la calma per fare le riforme strutturali necessarie e che non avanzano al ritmo desiderato”. Il primo punto nell’agenda del vertice era la strategia per la creazione dell’Unione dell’energia. Al termine della prima giornata di lavoro si è tenuto un mini-vertice sulla Grecia che ha cercato di rilanciare il dialogo tra Atene ed Europa. Sono tutti pronti ad accelerare il processo degli aiuti, ma prima il Governo greco dovrà presentare e attuare le riforme come richiesto dall’accordo dell’Eurogruppo del 20 febbraio. Nel comunicato firmato dai tre presidenti di Eurogruppo (Dijsselbloem), Consiglio (Tusk) e Commissione (Juncker) si legge: “Aderiamo pienamente all’accordo dell’Eurogruppo del 20 febbraio, in spirito di reciproca fiducia siamo tutti impegnati ad accelerare i lavori e concluderli il prima possibile”. Il premier greco Tsipras ha commentato: ”Sono più ottimista dopo questo incontro, tutte le parti hanno confermato la loro intenzione di fare del loro meglio per superare le difficoltà della Grecia”. Il premier Matteo Renzi presente a Bruxelles ha dichiarato: “Il dibattito nel Consiglio europeo “è stato buono, anche impegnativo. Noi abbiamo soprattutto sottolineato la necessità di accompagnare la nuova fase della politica economica europea con più determinazione. L’austerity non basta”. E ha ricordato come gli Usa abbiano invertito la tendenza mentre l’Ue no.