Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan
Domani, 1 novembre, quasi 55 milioni di turchi sono chiamati alle urne per le seconde elezioni politiche in meno di 5 mesi.
L’Akp non è riuscito a ottenere la maggioranza necessaria
Il ritorno al voto si è reso necessario per lo stallo seguito alle elezioni del 7 giugno scorso, quando l’Akp del presidente Recep Tayyip Erdogan non è riuscito a ottenere la maggioranza necessaria a governare da solo. Concluse, senza successo, le trattative per formare un esecutivo di coalizione, Erdogan ha indetto elezioni anticipate. I partiti in lizza sono 16. Il tasso di partecipazione elettorale in Turchia è storicamente più alto della media dei Paesi europei. A giugno ha votato l’83,9% degli aventi diritto. Una partecipazione simile è attesa domani. Oggi a Istanbul, alla vigilia del voto anticipato di domani, sono giunti allarmi da parte di diversi media internazionali. Testate americane e europee, infatti, hanno inviato un appello al presidente turco Erdogan esprimendo “profonda preoccupazione per il peggioramento della situazione della libertà di stampa in Turchia”.
