Si fa di giorno in giorno più difficile, al confine tra Macedonia e Grecia, la situazione
“Vogliamo la liberta”
dei “migranti economici” bloccati nella “terra di nessuno”, dopo la decisione delle autorità di Skopje di consentire l’ingresso nel Paese solo ai profughi provenienti da zone di guerre e conflitti di Siria, Iraq e Afghanistan. Oggi, per protesta, i profughi, che sorreggevano cartelli di fortuna su cui era scritto “Non siamo terroristi”, “Vogliamo la liberta”, si sono cuciti la bocca. Secondo le autorità macedoni, al confine con la Grecia, sono almeno 1.300 i “migranti economici” bloccati: nella sola giornata di domenica, in Macedonia, sono entrati 5.797 profughi.