Il presidente russo, Vladimir Putin e il presidente degli Stati Uniti, Barack Obam.
In base all’annuncio di oggi di un accordo per un cessate il fuoco patrocinato da Usa e Russia,
Putin: “I raid russi contro gli obiettivi terroristici proseguono”
entro mezzogiorno di sabato 26 febbraio prossimo le parti in lotta in Siria devono confermare o alla Russia o agli Usa il loro impegno. In questo modo la tregua potrà entrare in vigore alla mezzanotte del 27, ora di Damasco. Mosca e Washington lavoreranno dunque insieme per determinare quali gruppi non dovranno essere colpiti. Mosca si è detta pronta a condurre “il lavoro necessario” con il governo di Damasco, auspicando che gli americani facciano lo stesso con le opposizioni. E il Dipartimento di Stato ha fatto sapere che per promuovere e monitorare il rispetto della tregua, verrà stabilita una “linea diretta di comunicazione per scambiare informazioni importanti”. Il presidente russo Vladimir Putin, dopo averne parlato al telefono con il leader Usa, ha commentato: “Questa è un’opportunità reale per fermare lo spargimento di sangue”, mentre ha messo in chiaro che “I raid russi contro gli obiettivi terroristici proseguono”. Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, dal canto suo, ha dichiarato che è arrivato il momento di “alleviare la sofferenza del popolo siriano, galvanizzare il processo politico a guida Onu e concentrarsi sulla sconfitta dell’Isis”.
