Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha assicurato che la Farnesina
Solo a Roma hanno saputo della morte dei due colleghi
sta “lavorando incessantemente per fare rientrare il più presto possibile le salme dei due italiani Piano e Failla. Se possibile rientreranno entro e non oltre la giornata di domani”. Gino Pollicardo e Filippo Calcagno, i due tecnici italiani tenuti ostaggio in Libia per quasi otto mesi insieme ai due colleghi, oggi hanno raccontato agli inquirenti che mercoledì i carcerieri hanno prelevato Salvatore Failla e Fausto Piano forse per effettuare un trasferimento in una nuova prigione. Da allora Pollicardo e Calcagno non hanno più incontrato i loro carcerieri, non hanno ricevuto né acqua né cibo e hanno deciso di sfondare la porta del luogo dove erano segregati e sono riusciti a fuggire. I due superstiti italiani hanno saputo della morte dei due colleghi solo una volta giunti a Roma. Molti ancora i punti oscuri di tutta la vicenda che ha subito una drammatica accelerazione negli ultimi giorni dopo mesi di silenzio.