Il cuore dell’Europa è sotto attacco terrorista. Prima delle 8 di questa mattina, all’aeroporto di Bruxelles,
Prima delle esplosioni spari e grida in arabo
ci sono state due violente esplosioni ai banchi accettazione dell’American Airlines. L’area imbarchi per gli Usa è stata completamente devastata, le vetrate sono andate in frantumi e vi sono detriti ovunque sul pavimento. I passeggeri, migliaia di persone, sono state fatte evacuare sulla pista e lo scalo è stato chiuso. Sono stati interrotti i collegamenti ferroviari da e per l’aeroporto e deviati i voli su Charleroi. Testimoni hanno raccontato di aver sentito degli spari prima delle esplosioni e di aver udito delle grida in arabo. Secondo i media belgi, all’interno dello scalo, è stata trovata anche una bomba inesplosa. La Polizia è ancora in allarme perché si teme che all’interno dello scalo possano esserci ancora dei terroristi o loro fiancheggiatori.
Poco dopo c’è stata un’ altra esplosione, questa volta alla fermata della metropolitana di Maalbek, a pochi passi dalla sede della Commissione europea. Il traffico è stato completamente paralizzato per permettere il passaggio delle ambulanze.
Le autorità del Belgio hanno deciso la chiusura della frontiera tra Francia, Belgio, Olanda e Germania sia al traffico ferroviario sia a quello stradale. I treni provenienti da Francoforte e Colonia e diretti in Belgio vengono fermati nella stazione di Aquisgrana. Sono stati bloccati fino a nuovo ordine anche tutti i voli per Bruxelles. Nella capitale belga è stato predisposto un piano di emergenza: la città è stata blindata è l’esercito è in strada. Per ragioni di sicurezza sono state evacuate anche l’università di ULB a Bruxelles e la centrale nucleare di Liegi. Secondo quanto si apprende nel quartiere delle istituzioni europee, a Bruxelles sono stati dislocati duecentoventicinque militari. Il centro di crisi belga ha raccomandato via twitter di non usare il telefono cellulare per comunicare ma solo gli sms o le reti sociali perchè la rete è satura. Il governo belga ha subito convocato il consiglio di sicurezza ed è stato alzato al massimo il livello di allarme previsto in tutto il paese. L’esperto antiterrorismo di I-Télé, Claude Moniquet, intervistato in diretta dalla capitale del Belgio, ha affermato che a Bruxelles è attualmente in corso una “vasta caccia all’uomo riguardante cinque sospetti individuati dalle immagini della videosorveglianza”.
Il bilancio provvisorio degli attentati di Bruxelles è di 26 morti e oltre 130 feriti, di cui parecchi in gravi condizioni. Il ministro belga della Sanità, Maggie de Block, ha detto che all’aeroporto sono rimaste uccise 11 persone e ferite 81. Mentre per quanto riguarda la metro Malbeek, la società dei trasporti della città (Stib) ha detto che ci sono 15 morti e 55 feriti. Ma l’emittente belga Vrt ha riferito che il bilancio è già salito a 34 morti. Nel primo pomeriggio, il sindaco di Bruxelles, Yvan Mayeur, ha confermato il bilancio di 20 morti e di almeno 106 feriti nell’attentato nella metro a Maelbeek. In totale il bilancio provvisorio degli attentati di Bruxelles è di 34 morti.
La tv pubblica belga Rtbf ha riferito che le decine di feriti degli attentati sono stati ricoverati in 15 diversi ospedali. La Farnesina ha comunicato che tra i feriti ci sono tre italiani. L’ambasciatore italiano a Bruxelles, Vincenzo Grassi, ha detto che nessuno “secondo le nostre informazioni, è nell’elenco dei feriti gravi”.
L’agenzia russa Tass ha riferito che l’Isis ha rivendicato gli attacchi di Bruxelles attraverso l’Amaq News Agency, network vicino allo Stato islamico. Secondo quanto riferisce il sito del quotidiano egiziano “Al Watan” nel testo della rivendicazione l’Isis “promette altre operazioni in Europa”, informando anche che “In un comunicato pubblicato sulla piattaforma Telegram, Daesh afferma che questa operazione si è basata su una pianificazione e attuazione a grande velocità senza però fornire dettagli sull’operazione”.
Dopo gli attacchi di Bruxelles su Twitter si sta diffondendo, tra le decine di migliaia di reazioni, l’hashtag #PrayForBelgium. Il 13 novembre 2015, dopo le stragi di Parigi, l’hashtag #PrayForParis era stato il più utilizzato.
Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha dichiarato: “Possiamo sconfiggere il terrorismo, e lo sconfiggeremo”. E ha aggiunto: “Dobbiamo stare uniti”, promettendo che l’America farà di tutto per assicurare che i responsabili di questi atti paghino per ciò che hanno fatto.
Nel corso di una dichiarazione stampa a Parigi, al termine della riunione di crisi all’Eliseo, il ministro francese dell’Interno, Bernard Cazeneuve, ha detto di aver deciso di dispiegare 1.600 tra agenti e poliziotti in diversi punti del territorio francese. Il ministro ha annunciato che dei 1.600 poliziotti e gendarmi che saranno dispiegati da ora in Francia, 400 si dislocheranno nella regione di Parigi, l’Ile-de-France. Il ministro ha precisato che l’accesso ai trasporti, in particolare aeroporti e stazioni, sarà “riservato alle persone munite di un titolo di trasporto o di una carta d’identità”, aggiungendo che saranno rafforzate le perquisizioni personali. Il comune di Parigi ha deciso di illuminare questa sera la Tour Eiffel con i tre colori del Belgio.
Il presidente francese, Francois Hollande, ha detto che “Con gli attacchi di Bruxelles è stata colpita tutta l’Europa. Ciò impone che questa assuma disposizioni indispensabili di fronte alla gravità della minaccia”. In una nota diffusa a Parigi il presidente francese “esprime la sua totale solidarietà con il popolo belga” e ha detto di essere in “contatto costante” con le autorità del Belgio per “fornire tutto il sostegno di cui potrebbero avere bisogno in queste drammatiche circostanze”.
Il capo dell’anti-terrorismo di Scotland Yard, Mark Rowley, ha detto che in Gran Bretagna è stata rafforzata la presenza della polizia. In particolare saranno presidiati con più agenti gli obiettivi sensibili a Londra, come metropolitana ed aeroporti. L’allerta anti-terrorismo in Gran Bretagna resta al livello ”grave” già dall’agosto 2014, con un attentato ”altamente probabile”.
Il ministro dell’interno, Angelino Alfano, ha convocato per oggi alle 15 al Viminale il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica per valutare “ulteriori misure di contrasto e prevenzione alla minaccia terroristica”, che sarà presieduto dal premier Matteo Renzi. Alfano è in stretto contatto con i vertici delle forze di polizia e dei servizi di intelligence.
Il presidente del consiglio, Matteo Renzi, ha sentito il premier belga Charles Michel al quale ha espresso la vicinanza personale, la solidarietà e il cordoglio del governo italiano per gli attentati di questa mattina a Bruxelles. Il premier domani incontrerà i capigruppo parlamentari, come è già successo altre volte, sui temi della sicurezza e della lotta al terrorismo. Renzi ha avuto un colloquio telefonico anche con la Cancelliera tedesca Angela Merkel.
Il presidente del Senato, Pietro Grasso, commentando gli attacchi, ha affermato: “La prima reazione politica è quella dell’unità, della coesione e della fermezza con cui affrontare questo momento”. E ha aggiunto: “Le notizie che ci giungono ci angosciano profondamente, il mio pensiero va a tutti coloro che soffrono, ai familiari delle vittime e dei feriti”.
La presidente della Camera, Laura Boldrini, su Twitter, ha scritto: “Dolore e sgomento per attacco a #Bruxelles e al cuore dell’Europa. Oggi più che mai serve risposta unitaria. Il #terrorismo non ci piegherà”.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una dichiarazione, ha detto: “Occorre affrontare questa sfida decisiva con una comune strategia, che consideri la questione in tutti i suoi aspetti: di sicurezza, militare, culturale, di cooperazione allo sviluppo. In gioco ci sono la libertà e il futuro della convivenza umana”.
Il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, ha affermato: “Seguo con il fiato sospeso l’evolversi della situazione a Bruxelles e mi stringo al popolo e al governo belga colpito da un nuovo attacco terroristico”. Poi, aprendo i lavori del consiglio degli italiani all’estero, ha aggiunto: “Per ora non risultano cittadini italiani coinvolti negli attentati di Bruxelles”. Gentiloni ha chiesto anche un minuto di silenzio per le vittime degli attentati. Nel suo intervento ha parlato di “attacco organizzato e pianificato di dimensioni molto gravi”.
L’Alto rappresentante dell’Ue, Federica Mogherini, nel parlare ad Amman, durante una conferenza stampa, degli attacchi a Bruxelles, non è riuscita a trattenere le lacrime. “L’Europa e la sua capitale stanno soffrendo lo stesso dolore che le regioni del Medio Oriente hanno conosciuto e conoscono ogni giorno”. E ha aggiunto: “E’ abbastanza chiaro che le radici del terrorismo sono le stesse. Siamo uniti non solo nel cordoglio per le vittime ma anche nella reazione a questi atti di estremismo e violenza”.
L’Aula della Camera ha osservato un minuto di silenzio per le vittime ed i feriti degli attentati di stamani a Bruxelles. La vicepresidente, Marina Sereni, ha detto: “Esprimiamo la vicinanza e la solidarietà della Camera dei deputati al popolo belga ed alle famiglie delle vittime e dei feriti per quello che sembra essere l’ennesimo vile e barbaro attentato. Davanti a questo nuovo attacco serve la massima fermezza per la difesa delle libertà fondamentali e dei valori si cui l’Europa e l’Italia sono portatori”.
Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, ha affermato: “Esprimo dolore e sconcerto per gli attentati terroristici di Bruxelles. L’Europa non ha ancora imparato la lezione. E’ ora che le istituzioni Ue e i Governi nazionali reagiscano con fermezza e durezza, senza perdere altro tempo, per annientare ogni forma di terrorismo criminale”. La sessione europea, prevista proprio oggi, del Consiglio regionale della Lombardia, si è aperta con un minuto di silenzio e bandiere listate a lutto nell’Aula di Palazzo Pirelli. Il presidente dell’assemblea regionale, Raffaele Cattaneo, ha detto: “L’Europa e le istituzioni europee sono sotto attacco, siamo tutti a Bruxelles”.
Il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, ha informato: “Sto rientrando in questo momento nei miei uffici a Bruxelles, la polizia mi ha bloccato a poca distanza dall’aeroporto, dove a minuti avrei preso un aereo per l’Italia”. Salvini ha spiegato “stavo andando proprio alla sala partenze dell’aeroporto di Bruxelles per tornare in Italia quando sono stato bloccato e rimandato indietro dalla polizia. Qui intorno c’è un grande caos”.