Bruxelles, la città simbolo dell’Unione europea, dopo la strage di questa mattina, il più grave attacco
Saranno osservati tre giorni di lutto nazionale
mai subito dal Belgio in tempo di pace, è listata a lutto. L’aeroporto di Zaventem domani resterà chiuso ma, nonostante i tre giorni di lutto nazionale decisi dal governo, scuole e trasporti pubblici (tranne la metro) funzioneranno regolarmente. Il premier belga, Charles Michel, al quale è arrivato il sostegno di tantissimi leader, ha promesso che la caccia ai colpevoli sarà condotta “senza tregua, giorno e notte”, perché “noi siamo uniti e determinati a proteggere la nostra libertà che è stata colpita”. Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, da Cuba, ha assicurato: “Continueremo a colpire l’Isis”. In una nota congiunta, i leader Ue, Francois Hollande e David Cameron, che si è detto scioccato e preoccupato, hanno parlato di “attacco alla nostra democrazia”.
Il procuratore federale Frederic Van Leuw, a cui sono state affidate le indagini, ha ipotizzato che l’arresto di venerdì scorso del terrorista più ricercato d’Europa, Salah Abdeslam, abbia accelerato la messa in atto di alcuni attentati già pianificati. In diverse parti di Bruxelles e del Paese sono state ordinate numerose perquisizioni. In un covo, nel quartiere Schaerbeek della capitale, già perquisito dopo gli attentati di Parigi, sono stati trovati un ordigno esplosivo con chiodi, prodotti chimici e una bandiera dell’Isis. Grazie ad un fermo immagine preso dalle telecamere dell’aeroporto, le prime indagini condotte hanno portato all’individuazione di tre sospetti. Le telecamere li hanno ripresi mentre spingevano carrelli con dei borsoni. Mentre due dei sospetti, che indossano entrambi un solo guanto sulla mano sinistra, evidentemente per nascondere i detonatori, si sono fatti esplodere, il terzo è ricercato. La polizia, che ha diffuso l’identikit dell’uomo, con occhiali e cappello calato sulla testa, ha chiesto aiuto alla cittadinanza.
