Un sindacato della polizia dell’aeroporto di Zaventem di Bruxelles, secondo quanto riporta il sito online di Het Belang Van Limburg, ha scritto una lettera aperta alle autorità spiegando che nel personale dell’aeroporto ci sarebbero dei simpatizzanti dell’Isis. Il particolare, per testare la sicurezza dello scalo, spie dello Stato islamico si sarebbero introdotte nello staff. I servizi di sicurezza hanno fatto presente che si tratta di almeno 50 persone che, dopo essere andate in Siria, ora lavorano alla gestione dei bagagli, alle pulizie e ai duty free.
Per questo motivo gli operatori sono in possesso di badge di sicurezza e possono accedere alle cabine degli aerei. Gli agenti hanno sottolineato che ad alcuni di loro sono state revocate le carte d’accesso ma “non a tutti”. La polizia aeroportuale ha scritto di aver “continuamente denunciato la mancanza di sicurezza, ma nessuno ha ascoltato”.
Il presidente del sindacato di polizia belga, Vincent Gilles, ha fatto sapere che alcuni di questi lavoratori “hanno festeggiato gli attentati di Parigi” lo scorso 13 novembre. Gli agenti che lavorano nell’aeroporto, oltre ad aver confermato l’episodio, hanno anche fatto notare che molti degli addetti ai bagagli hanno “hanno precedenti penali, spesso per gravi atti criminali”.
Intanto non c’è pace per il giornalista freelance, sospettato di essere “l’uomo con il cappello” di Zaventem, arrestato e poi rilasciato a Pasquetta, Faiçal Cheffou. Martedì scorso è stato di nuovo arrestato perchè denunciato da un uomo che ne ha seguito i movimenti. L’uomo lo ha visto scavalcare la recinzione e introdursi da una porta sul retro, senza scarpe, in un appartamento nel centro di Mertem (Brabante Fiammingo). Al suo arrivo la polizia lo ha trovato a letto a dormire e, dopo aver perquisito l’appartamento, lo ha rilasciato. Cheffou ha spiegato, infatti, di aver chiesto ospitalità ad un amico perchè la sua casa era assediata dai giornalisti. L’amico gli aveva detto di entrare dalla porta aperta sul retro.
Salah Abdeslam non si oppone all’estradizione
Nel frattempo l’avvocato di Salah Abdeslam, annunciando il rinvio al pomeriggio dell’udienza del tribunale di Bruxelles, sulla richiesta di estradizione avanzata dalla Francia ha detto che il suo assistito è pronto a collaborare con le autorità francesi e non si oppone all’estradizione.
Disordini a Parigi, oggi, durante le manifestazioni degli studenti contro la proposta di riforma della normativa sul lavoro. Secondo la rete all news Bfm Tv, nella parte ovest di Parigi ci sarebbero stati “diversi fermi” davanti a un liceo per “lancio di oggetti” e in banlieue, per “porto d’armi”.