In un tweet, l’ufficio del procuratore generale, Douglas Melendez, ha reso noto che la polizia di El Salvador ha perquisito ieri gli uffici dello studio legale panamense Mossack Fonseca, al centro dello scandalo delle società offshore nei paradisi fiscali. Dopo la notizia secondo cui l’ufficio, giovedì sera, si stava trasferendo, è scattato il blitz delle autorità, interessate alla lista dei cittadini salvadoregni clienti dello studio. Il raid è stato apparentemente anticipato per non lasciar tempo di far sparire la documentazione.
Melendez: “Non occultare le informazioni”
Il procuratore generale ha anche lanciato un avvertimento: “Voglio lanciare un appello alle persone, avvocati e assistenti giuridici che abbiano eventualmente prestato servizio in queste imprese, perché non commettano errori. Li chiameremo, faremo loro alcune domande, li incontreremo. Che non commettano l’errore di occultare delle informazioni”.
La Procura di El Salvador ha partecipato con la Financial Intelligence Units (UIF) al sopralluogo in due diverse sedi. Melendez, presente in una delle due azioni, ha precisato che durante la perquisizione sono stati trovati solo “pochi documenti”e che “sono stati sequestrati circa 20 computer”. Dopo lo scandalo Panama Papers lo studio si è sempre rifiutato di confermare quanto diffuso dalla stampa e ricordato come l’utilizzo di dati ottenuti in violazione della legge sia un crimine perseguibile.
Intanto, nel Regno Unito, il Guardian e il Telegraph hanno riferito che “migliaia” di persone sono scese in strada, davanti a Downing Street, con cartelli, striscioni e maschere da maiale, per chiedere le dimissioni del primo ministro David Cameron, coinvolto nello scandalo dei Panama Papers per il fondo offshore del padre Ian. Un cordone di poliziotti è schierato davanti al cancello della residenza del premier.
Oggi il premier britannico David Cameron, a proposito del suo coinvolgimento nello scandalo dello studio legale panamense, ha detto: “Non è stata una gran settimana”. E ha aggiunto: “Avrei dovuto e potuto gestire la vicenda meglio. Ci sono lezioni da imparare e le imparerò. E non date la colpa all’ufficio del 10 Downing Street, o consiglieri senza nome. La colpa è mia”. Dopo avere ammesso di avere beneficiato degli investimenti offshore di suo padre, il premier ha confermato che pubblicherà le sue dichiarazioni dei redditi.
La fiducia dei cittadini è stata ”erosa in modo significativo”
Il cancelliere laburista John McDonnell ha affermato che la fiducia dei cittadini nel premier è stata ”erosa in modo significativo” ma al momento non sono in discussione le sue dimissioni bensì la richiesta di una totale chiarezza. Secondo la leader scozzese Nicola Sturgeon, il premier ”ha dato l’impressione di voler nascondere qualcosa negli ultimi giorni” e non solo deve essere del tutto ”trasparente” ma lo stesso sistema fiscale britannico deve essere rivisto alla luce dello scandalo. Mentre il leader dei lib-dem, Tim Farron, ha definito l’operato di Cameron ”moralmente vergognoso”, ma non ne ha chiesto le dimissioni.