La Commissione europea propone un Regolamento
“L’Austria non diventerà la sala d’attesa dell’Ue”
per misure di sostegno finanziario d’emergenza “per operazioni di soccorso umanitario” in Ue, che dovrebbero essere adottato domani dal collegio dei commissari. In una Comunicazione d’accompagnamento la Commissione stima la necessità di stanziare 700 mln di euro in tre anni (300mln nel 2016; 200mln nel 2017; 200mln nel 2018) per “affrontare i crescenti bisogni umanitari in Ue di fronte alla crisi di profughi e migranti”.
Il portavoce della Commissione Ue, Margaritis Schinas, commentando la situazione esistente alla frontiera tra Grecia e Macedonia dice che le scene viste “ci preoccupano molto” e “dimostrano che la sola soluzione è quella europea”, ricordando la necessità di agire “in conformità alla legge internazionale”.
Il cancelliere austriaco, Werner Faymann, difendendo la politica del suo Paese, che ha posto un tetto limite all’accoglienza di 37.500 richiedenti asilo l’anno, ha reagito, invece, con toni aspri alle frasi della cancelliera tedesca, Angela Merkel, che in un talkshow domenica aveva criticato la politica di Vienna. Faymann ha detto che l’Austria è ancora a favore di una soluzione europea, “ma il piano B non può consistere nel fatto che diventi una sala d’attesa dell’Ue”. E ha aggiunto: “Chi è favorevole ai profughi, come i nostri vicini tedeschi, può prenderli direttamente dai centri di smistamento”.