Dopo una mattinata intensa, contraddistinta dalle contestazioni dei No Tav,
A Venezia in onore di Valeria Solesin
alle 17, il premier Matteo Renzi ha accolto il presidente della Repubblica francese, François Hollande, in Piazza San Marco, con gli onori militari e i rispettivi inni nazionali, nel giorno dedicato alle donne e nel segno di Valeria Solesin la ragazza italiana che ha perduto la vita negli attacchi terroristici del 13 novembre a Parigi. Si tratta del 33esimo vertice Italia-Francia. Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, li ha accompagnati, insieme alle due delegazioni di ministri, all’interno del is. Sul tavolo temi internazionali come la Libia, la Siria, l’Iraq, la lotta al terrorismo e all’Isis e temi europei come migranti e crescita passando per gli argomenti bilaterali. Hollande ha ribadito la solidarietà all’Italia “per le vittime in Libia. Dobbiamo agire, l’Europa deve agire, i nostri paesi devono lottare contro il terrorismo, bisogna sorvegliare un certo numero di spostamenti dei foreign fighters che minacciano i nostri Paesi”. Poi ha affermato: “faremo di tutto perché alla fine ci sia un governo in Libia. Ma anche in questo caso la lotta contro l’Isis deve essere condotta. Possiamo essere all’altezza sia in Libia, sia in Siria contro il terrorismo”. E ha invocato il dialogo con tutti: “Parlare con tutti” per risolvere la crisi, e “noi lo abbiamo fatto con la Turchia e la Russia”.
Renzi ha aggiunto che “la formazione di un governo in Libia è la priorità per il popolo libico, e nonostante le difficoltà anche di oggi la comunità internazionale farà di tutto perché il governo ottenga la fiducia” e inizi a lavorare in tempi brevi. Ma “i libici per primi devono sapere che il tempo a loro disposizione non è infinito”. Nel giorno in cui il New York Times parla di piani del Pentagono per raid con obiettivi precisi in collaborazione con gli alleati europei, Il premier ha osservato: “Direi che più di scoop di giornali si parla di realtà”. Il premier ha ripercorso le discussioni di ieri al Consiglio europeo di Bruxelles sulle questioni migratorie: “Sui rifugiati c’è stato un lungo, molto lungo, vorrei dire troppo lungo, vertice europeo”. In particolare Renzi si è soffermato sulle polemiche in merito alla repressione della stampa in Turchia, affermando: “vogliamo contribuire a costruire una pagina nuova nei rapporti tra Italia e Francia, ma al tempo stesso diciamo con molta nettezza e con molta forza che la libertà di stampa è un valore straordinario per le nostre nazioni e per tutti gli uomini e le donne che credono nei valori costitutivi dell’Unione europea”. Il presidente del Consiglio ha detto: “Non ci rassegniamo ad un’Europa fatta solo di cifre, parametri, regole” ma vogliamo un’Europa fatta di “valori, ideali, speranze”. E per questo “La scelta di Venezia ha valore simbolico, non solo in memoria di Valeria Solesin, ma perché ci riporta alla bellezza. In Europa discutiamo di economia, di non essere solo austherity; Venezia è tutto questo. Venezia serve proprio a ricordare cosa è la Francia, cosa è l’Italia, cosa è l’Europa. Se oggi il mondo ha bisogno di qualcosa di grande e significativo, Francia e Italia possono fare qualcosa. Per questo stiamo lavorando a una cultura che sia il senso profondo dei popoli euopei”.
Ma l’incontro di oggi è stato ricco anche di dossier bilaterali. In cima all’agenda la firma del protocollo addizionale sulla Tav, che di fatto consente l’avvio dei lavori della Torino-Lione. Hollande, scherzando con Renzi, ha detto: dopo 20 anni ci siamo riusciti anche se non so se “io vedrò l’inaugurazione, ma tu Matteo sì, sei più giovane di me…”. Per l’Esecutivo italiano ha firmato il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio.