All’interno dell’accordo tra Ue e Turchia, che mira a contenere i flussi migratori verso l’Unione, c’è la condizione dell’abolizione dei visti per i cittadini turchi che accedono in Europa.
Kuzu: “Manderemo i rifugiati” verso l’Ue
Ankara ha più volte avvertito che l’implementazione delle misure per controllare il flusso dei rifugiati è condizionata all’accesso in Europa senza bisogno di visto per i suoi cittadini. E in settimana un consigliere molto vicino al presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, Burhan Kuzu, ha avvertito che se il Parlamento Europeo rifiuterà l’accordo sui visti allora “noi manderemo i rifugiati” verso l’Ue.
Il presidente dell’Europarlamento Martin Schulz, oggi, ha detto che non vede nessuna possibilità di accordo entro luglio. E in un’intervista alla radio tedesca Deutschlandfunk, ha detto che il Parlamento Europeo non inizierà “assolutamente” consultazioni, dal momento che Ankara non ha rispettato cinque delle 72 condizioni per garantire l’accesso senza visti.
La Turchia non ha affrontato le leggi antiterrorismo
Per questo il presidente dell’Europarlamento non ha passato il corrispondente provvedimento alla commissione Giustizia. Schulz ha affermato: “Non è solo una questione di quantità, ma di qualità e, se parliamo di qualità, due dei prerequisiti essenziali, la protezione dei dati e le leggi antiterrorismo, non solo non sono stati affrontati, a quanto pare, ma non si è neanche iniziato a farlo”.
La settimana scorsa il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha irritato il Parlamento Europeo respingendo qualsiasi restrizione della definizione di terrorismo, piuttosto ampia, che sarebbe stata utilizzata per la repressione contro esponenti politici di opposizione e giornalisti critici nei confronti del governo. Schulz ha invitato Erdogan ad ammorbidire le proprie posizioni sulla questione, osservando che, affinché l’emendamento passi in ottobre, Ankara dovrebbe iniziare le consultazioni immediatamente.
Bozir: “La legge non è rilevante per l’accordo sui visti”
Il ministro degli Affari Europei, Volkan Bozir, ha dichiarato al canale locale Ntv che le leggi della Turchia sono già in linea con gli standard europei e che nessun cambiamento verrà apportato, insistendo anche sul fatto che la legge non è rilevante per l’accordo sui visti.
Nella tarda serata di ieri il deputato e membro della direzione dell’Akp del presidente Erdogan, oltre che suo consigliere in materia costituzionale, Burhan Kuzu, aveva pubblicato un tweet, nel quale aveva scritto: “Domani il Parlamento europeo discuterà il rapporto che aprirà ai viaggi in Europa senza visti per i cittadini turchi. Se prenderà la decisione sbagliata, rimanderemo indietro i migranti”. Kuzu non è nuovo a dichiarazioni provocatorie, che in passato hanno provocato imbarazzi nelle relazioni internazionali di Ankara.