Ue. Via libera alla flessibilità per l’Italia

Ue. Via libera alla flessibilità per l’Italia

Il commissario Ue agli affari economici, Pierre Moscovici.

Oggi il collegio dei commissari europei ha licenziato le raccomandazioni specifiche per Paese elaborate dalle direzioni generali della Commissione europea nell’ambito del Semestre europeo che costituiscono il via libera formale al quadro di finanza pubblica del governo italiano.

Via libera alla flessibilità

Via libera, dunque dalla Commissione europea alla flessibilità chiesta dall’Italia, raccomandando che lo scostamento sia limitato nel 2016 allo 0,75% del Pil per investimenti e riforme. Riconosciuta ulteriore flessibilità allo 0,10% del Pil legata alle spese per i migranti (0,04) e per sicurezza (0,06). Bruxelles ha raccomandato tuttavia un aggiustamento di bilancio di almeno lo 0,6% nel 2017 e ad ottobre, con la presentazione della legge di bilancio, ci sarà una nuova valutazione dell’Italia. Bruxelles ha detto che non ci saranno procedure dell’Ue sul debito del nostro Paese perchè l’Italia ha messo nero su bianco impegni chiari per il 2017.

Pierre Moscovici.

“Abbiamo fatto un rapporto sul debito per Belgio, Finlandia, Italia, per tutti e tre sono stati esaminati i “fattori rilevanti” e deciso che non sono presenti le condizioni per aprire una procedura. Prevediamo che tutti e tre siano globalmente in linea” con le regole del Patto. Il commissario Ue agli affari economici, Pierre Moscovici, ha detto: “Alcune clausole di flessibilità sono state pensate per poter essere usate una sola volta nel ciclo, e dunque è anche necessario che ad un certo punto si ritorni verso un percorso di bilancio diciamo normale, ma non escludo che ci sia questa possibilità se effettivamente nel 2017 il deficit sarà all’1,8%, d’altronde è proprio questo il senso della politica seria sui conti che chiediamo all’Italia”.

Le “raccomandazioni” vanno realizzate entro 12-18 mesi

Nelle “raccomandazioni” adottate dall’Ue all’Italia e contenute nel documento varato oggi dalla Commissione si legge che l’Italia deve accelerare le privatizzazioni per ridurre il debito, spostare il carico fiscale dai fattori produttivi ai consumi e alle proprietà, ridurre le detrazioni fiscali, completare la riforma del catasto, adottare misure contro l’evasione fiscale. Bruxelles ha chiesto che questi interventi siano realizzati entro 12-18 mesi.

Il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan.

Moscovici ha scritto che “Con Padoan abbiamo avuto uno scambio intenso e abbiamo ottenuto un impegno chiaro e scritto nero su bianco che l’Italia assicura che nel 2017 rispetterà le regole, e che terrà il deficit a 1,8%”. Dopo gli “scambi intensi, abbiamo chiesto all’Italia in modo serio di rientrare dalla deviazione, e abbiamo un impegno chiaro che va imperativamente rispettato, perciò abbiamo appuntamento ad ottobre: a quel punto esaminiamo il progetto di legge di stabilità e faremo una nuova analisi del rispetto della regola del debito”.

Renzi: “Il meglio deve ancora arrivare”

Il premier Matteo Renzi.

Il premier Matteo Renzi su Faceebook ha scritto: “Ricordate quante polemiche quando qualche mese fa abbiamo chiesto più flessibilità all’Europa? Dovremmo ricercare adesso i titoloni e gli editoriali di chi diceva: “Adesso l’Italia è spacciata, Renzi è isolato”. Oggi è arrivata l’ufficializzazione da Bruxelles con buona pace di chi si augurava un fallimento del nostro paese. C’è molto da fare, ancora. Ma l’Italia è tornata alla credibilità grazie alle tante riforme di questi anni. Avanti tutta, il meglio deve ancora arrivare”.

 

A cura di Roberta d’Eramo

 

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