Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi,
Con Junker un confronto “senza giri di parole”
continua ad attaccare quanti si oppongono al cammino del suo governo. E, nella sua newsletter ha scritto: “Agli opposti estremismi voglio dire che è finito il tempo in cui in Italia qualcuno aveva un diritto di veto, di blocco. Siamo andati avanti sulle riforme anche quando i più ci dicevano di fermarci. A colpi di fiducia? Sì. Anche a colpi di fiducia quando era necessario. Non ci siamo fermati nemmeno alla sacrosanta esigenza di riconoscere diritti alle coppie omosessuali perché sarebbe stato incivile il contrario”. Nella e-news il premier ha anche scritto: “Sbloccare l’Italia dalla burocrazia, dalle risorse ferme negli angoli del bilancio, della paura degli amministratori e dei dirigenti, dalle incertezze del governo centrale: questo l’obiettivo che ci eravamo dati due anni fa e che continuiamo ad avere in testa”. Renzi, poi, ha parlato di Europa e, a proposito dell’incontro con il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, di venerdì scorso, ha scritto: “L’incontro con Juncker è stato una buona occasione per confrontarsi sul futuro dell’Ue senza giri di parole. Credo che sia ormai chiaro ai più che la posizione italiana non è tattica, ma strategica. Il problema oggi è che abbiamo molte regole (che non tutti rispettano) e pochi ideali (che forse non tultti condividono). Questo è il problema. Noi non battiamo i pugni sul tavolo per non rispettare le regole. Noi facciamo proposte concrete perché l’Europa sia più forte e l’Italia più consapevole”.