Sono 70, in tutti i Municipi di Roma, i gazebo che saranno allestiti dal centrodestra,
Fedriga: “Se Bertolaso venisse bocciato, Berlusconi dovrebbe prenderne atto”
per le consultazioni di sabato e domenica prossimi sul nome di Guido Bertolaso come candidato sindaco di Roma. Potranno votare solo i residenti a Roma e lunedì mattina sarà attivato lo spoglio delle schede.
La tensione dentro il centrodestra è molto alta perchè il leader della Lega, Matteo Salvini della candidatura di Bertolaso non vuole proprio saperne. Fino a ieri, intervenendo a Rai Radio2 durante la trasmissione radiofonica “Un Giorno da Pecora”, in merito al suo voto sulle consultazioni, ha detto: “Non voglio influenzare i romani, mi astengo dal dirlo”. Per poi ribadire che se vincesse il no a Bertolaso, “a quel punto l’unica soluzione è la Meloni”.
Silvio Berlusconi dunque sta tentando il tutto per tutto. E il referendum su Bertolaso è l’ultima carta che intende giocare per porre fine alla polemica. Sperando in un effetto traino ha detto che sabato e domenica potrebbe anche presentarsi ai gazebo. In un intervento a Gr Radio Rai, il leader di Forza Italia ha spiegato che le consultazioni su Bertolaso “non sono primarie”, “saranno semplicemente l’inizio della nostra campagna elettorale per Roma con un candidato in campo come Bertolaso che non ha bisogno di nessuna conferma”. E ha fatto presente che “Un elettore del centrodestra che desse il proprio voto a Marchini o a Storace lo butterebbe via e finirebbe per fare un favore alla sinistra”. Inutile dire che la paura di un possibile boicottaggio leghista c’è. E quindi ha lanciato l’appello: “Spero che si comportino da persone serie e leali. Bertolaso, come ho detto, non ha confronti, tutti gli altri possibili candidati in campo fanno sorridere”.
E ha ragione ad avere dubbi sulla Lega perchè in una nota congiunta, oggi, Gianmarco Centinaio, coordinatore di “Noi con Salvini” Roma e Lazio e Giancarlo Giorgetti, vice segretario della Lega, hanno scritto che sulle consultazioni volute da Silvio Berlusconi, e da Salvini inizialmente accettate come ultima chance per l’ex numero uno della protezione civile, “Non ci sono le condizioni di serietà e lealtà per sondare i cittadini sulla candidatura di Guido Bertolaso a sindaco di Roma”, aggiungendo che “Allo stato dell’arte non c’è alcuna chiarezza sulle regole di questo referendum su Bertolaso che non è, né è mai stato il nostro candidato”. Poi hanno precisato che “Non il centrodestra, ma Forza Italia e Fdi vogliono Bertolaso. Inoltre le nostre primarie le abbiamo già fatte il 27 e 28 febbraio a Roma e i cittadini ci hanno dato una risposta chiara e inequivocabile. No Bertolaso. Che senso ha insistere? Le risposte già ci sono, noi abbiamo condotto il nostro sondaggio nella massima trasparenza e senza alcuna contestazione, al contrario della pagliacciata del Pd. Siamo soddisfatti. A questo punto invitiamo Fi e Fdi a un’ulteriore riflessione se non vogliamo consegnare la città di Roma nelle mani del Pd”.
Nel corso della presentazione del referendum, l’ex capo della protezione civile, Guido Bertolaso, scherzando, ha detto: “La protezione civile dice che ci sarà bel tempo e ci sarà un clima sereno anche dal punto di vista politico”. E ha spiegato che “Nella scheda ci saranno le linee guida del programma che si rifà all’idea di una città forte, sicura e libera”. Ha anche avvertito che la decisione di interrogare i romani è una “richiesta ufficiale da parte della coalizione”, “per ricompattare la coalizione”. E ha spiegato che “Tutta la procedura è stata condivisa con i tre partiti della coalizione e abbiamo preteso di avere rappresentanti dei tre partiti in ogni gazebo e poi all’apertura delle urne”. Per Bertolaso il centrodestra ha possibilità di vincere: “Se si ricompatta e con serietà e determinazione prende le redini della città, anche con Storace, si può vincere al primo turno”. Bertolaso ha tenuto a precisare che non verrà richiesto nessun contributo fisso ma nei gazebo sarà presente un salvadanaio per raccogliere un’offerta libera “il cui ricavato andrà in beneficienza per qualche centro anziani della città”. L’ex capo della protezione civile ha messo in conto il rischio che ai gazebo di sabato e domenica prossimi una parte del centrodestra romano boicotti la sua corsa verso il Campidoglio. E ha spiegato: “Abbiamo messo in conto le truppe cammellate e la gente che andrà a votare in 5, 10 o 20 gazebo per mettere in difficoltà Bertolaso. Vedremo quali saranno i risultati finali”. Bertolaso ha detto: “Chiederemo ai cittadini romani se vogliono Bertolaso come candidato sindaco: se intendono mantenere la città in queste condizioni possono votare “no”, non c’è problema, io sono sereno e in quel caso lunedì parto e vado in Grecia ad aiutare quei disgraziati che nessuno aiuta”.
Ma il capogruppo alla Camera, Massimiliano Fedriga, dietro le quinte della trasmissione Omnibus su La7, ha detto: “A queste consultazioni di Forza Italia si può votare sì… ma immagino si possa votare anche no. E se Bertolaso venisse bocciato, Berlusconi dovrebbe prenderne atto”.