Il governo chiede la fiducia alla Camera sul ddl Unioni civili

Il governo chiede la fiducia alla Camera sul ddl Unioni civili

Il ministro per i rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi.

Il disegno di legge Cirinnà, già approvato al senato, modificato dopo l’accordo all’interno della maggioranza di governo, è arrivato oggi alla Camera per la discussione generale, prima dell’approvazione finale.

Respinte le pregiudiziali di costituzionalità

L’Assemblea aveva respinto oltre  alle pregiudiziali di costituzionalità anche le richieste di sospensiva presentate da Lega Nord e FdI e di stralcio delle norme relative alle coppie di fatto.

Il candidato sindaco di Roma, Alfio Marchini.

Proprio mentre il candidato alla poltrona di sindaco di Roma appoggiato da Forza Italia, Alfio Marchini, annunciava che pur “essendo favorevole al riconoscimento di tutti i diritti civili nel rispetto delle leggi, se vinco non celebrerò le unioni gay”, il governo ha annunciato che sul ddl Unioni civili sarebbe stata posta la questione di fiducia. A presentare formalmente la richiesta in Aula a Montecitorio, il ministro per i rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi.

Il presidente del Pd, Matteo Orfini.

La replica degli avversari Pd

A Marchini hanno replicato subito gli avversari Pd. Il presidente del partito, Matteo Orfini, ha detto: “Le celebrerà il candidato dem Roberto Giachetti”. E lo stesso Giachetti ha affermato: “Non vedo l’ora di votare la legge alla Camera”.

Sebbene il presidente del Consiglio, Matteo Renzi,  avesse già annunciato nei giorni scorsi l’intenzione di porre la fiducia, oggi la richiesta ha provocato numerose polemiche in Aula da parte delle opposizioni.

Fedriga: “Siete quattro lacchè di Renzi”

Dopo l’annuncio di Maria Elena Boschi e l’applauso della maggioranza al ministro, il capogruppo della Lega, Massimiliano Fedriga, ha preso la parola attaccando i deputati del Pd: “La maggioranza applaude persino quando il governo mette la fiducia. Siete dei servi della gleba che per essere ricandidati fate di tutto. Vergognatevi”. E ancora: “Siete quattro lacchè di Renzi”. Fedriga quindi ha chiesto l’intervento di Boldrini, Grasso e Mattarella perchè “è a rischio la democrazia parlamentare”. Il deputato fittiano, ex Pdl, Maurizio Bianconi, ha detto: “Le istituzioni devono tutelare le opposizioni”. “La presidenza deve tutelare le opposizioni”. “Il ministro viene, mette la fiducia, porta il sedere e se ne va? Ma dove crede di essere?”.

Il capogruppo della Lega, Massimiliano Fedriga.

Alfonso Bonafede del M5s ha protestato: “Questo provvedimento è di iniziativa parlamentare, riguarda i diritti civili e mettono lo stesso la fiducia”. “Questo governo intende il Parlamento come uno zerbino”. Antonio Palmieri di Forza Italia, ha detto: “Quello che è successo è una cosa che va oltre tutto quello che abbiamo visto nella storia della Repubblica. Eravamo solo in quattro iscritti, per soli quaranta minuti. Ricordo che Renzi aveva lasciato ai suoi libertà di coscienza. Con la fiducia la libertà se l’è presa, spero che al momento del voto ciascuno difenda la coscienza”.

Il candidato sindaco di Roma, Roberto Giachetti.

Giachetti  sospende la seduta

Il presidente di turno Roberto Giachetti  ha quindi sospeso la seduta della Camera per convocare la conferenza dei capigruppo che poco dopo, intorno alle 15, ha stabilito il voto con la fiducia per domani dalle 14.10 con appello nominale, la cosiddetta chiama. Le dichiarazioni di voto inizieranno dalle 12.30. Il termine per la presentazione degli ordini del giorno scadrà alle 10.00  e non sarà previsto il question time. Dal numero degli ordini del giorno dipenderà il giorno in cui ci sarà il voto finale sul provvedimento. Il via libera al testo, però, si prevede arriverà giovedì.

Brunetta: “Ignobile e aberrante”

Il capogruppo di Forza Italia, Renato Brunetta.

Il capogruppo di Forza Italia, Renato Brunetta, parlando con i giornalisti al termine della Conferenza dei capigruppo, ha affermato: “Il governo fa carne di porco del Parlamento”. “In maniera provocatoria. Atteggiamento aberrante e foriero di derive autoritarie”. E ha detto: “Ignobile e aberrante mettere la fiducia su una materia sensibile come le unioni civili”. Poi ha aggiunto: “Ignobile e aberrante metterla addirittura per soffocare la discussione sul complesso degli emendamenti, che avrebbe preso un paio d’ore. Ignobile e aberrante averlo fatto per approfittare del calendario, e arrivare all’approvazione finale del provvedimento in tempi utili per celebrare vittorie effimere di Renzi a fini elettorali, vedi gli anniversari della legge sul divorzio, oppure le elezioni amministrative. Ignobile e aberrante l’uso della questione di fiducia come strumento squadristico per eliminare il dibattito parlamentare”.

C’è chi è rimasto soddisfatto e chi si aspettava di più dal ddl Unioni civili, in particolare sulla stepchild adoption, specie nel Movimento Famiglie Arcobaleno. A favore del provvedimento sono la maggioranza e il grosso dei cattolici, compresi i centristi di Ap. Ieri la proposta di legge è stata incardinata in Aula, con la relazione di Micaela Campana (Pd) che ha detto: “il Parlamento si appresta a cancellare decenni di brutte figure”. Favorevole alla legge anche Alessandro Zan (Pd), mentre Michela Marzano l’ha criticata affermando che “il principio di uguaglianza è stato violato”, pur dichiarando di votarla per poi lasciare il Pd.

Orlando: “Una conquista di rilevanza storica”

Il ministro della Giustizia, Andrea Orlando.

Il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha affermato: “Credo si possa dire con grande soddisfazione che si tratta di una conquista di rilevanza storica per i diritti civili nel nostro paese”. Anche il ministro Maria Elena Boschi ha condiviso lo stesso parere. E ha aggiunto: “Per quel che mi riguarda questa legge è un motivo valido per giustificare il mio impegno in politica”.

L’unico pronto addirittura a non votare la fiducia si è detto Gianluigi Gigli (Ds-Cd), che è anche presidente del Movimento per la vita. Secondo Maurizio Lupi, capogruppo di Ap, la legge potrebbe addirittura tradursi in uno stop alla giurisprudenza di alcuni Tribunali per i minori che hanno riconosciuto la step child adoption. Mentre Massimo Gandolfini, portavoce del Family day, ha attaccato Matteo Renzi annunciando che il 28 maggio trasformerà il Movimento del Family day in un Comitato per il No al referendum.

Galantino: “Il voto di fiducia rappresenta una sconfitta per tutti”

Il segretario Generale della CEI, monsignor Nunzio Galantino.

Severo il commento del segretario generale della Cei, monsignor Nunzio Galantino, che, a nome dei vescovi italiani, ha detto: “Il governo ha le sue logiche, le sue esigenze, probabilmente avrà anche le sue ragioni, ma il voto di fiducia, non solo per questo governo ma anche per quelli passati, spesso rappresenta una sconfitta per tutti”. E ha ammonito: “C’è la necessità di politiche che siano più attente e che davvero mettano al centro l’importanza della famiglia, fatta di madre, padre, figli”.

Oggi riconoscere alle coppie omosessuali gran parte dei diritti civili delle coppie sposate è una vittoria rispetto alla totale mancanza di una legislazione italiana in tal senso. Il riconoscimento delle unioni tra persone delle stesso sesso in Italia giunge, infatti, dopo l’approvazione di una legge sui diritti civili da parte di tutti gli altri paesi occidentali, a distanza di ventisette anni dal primo, la Danimarca. Anche se la giurisprudenza continua a indicare la strada, la legge sulle unioni civili, però, costituisce una sconfitta per migliaia di minori italiani che, per il fatto di avere due genitori dello stesso sesso, non godranno delle stesse tutele giuridiche degli altri.

 

 

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