Questa volta ha vinto lui e dopo la sentenza del Consiglio di Stato, il candidato sindaco di SI-Sel di Roma, Stefano Fassina, torna in corsa per il Campidoglio. Continua così quella che a tutti gli effetti si può definire la “campagna elettorale più pazza del mondo”.
Errori formali nella compilazione dei moduli
La sentenza di merito è stata resa il primo giorno lavorativo successivo alla presentazione dell’appello. Il Consiglio di Stato, dunque, ha accolto il ricorso della lista “Sinistra per Roma – Fassina sindaco”. I giudici amministrativi si dovevano esprimere sul ricorso presentato da Stefano Fassina sull’esclusione delle due liste che lo appoggiano, in vista del voto del prossimo 5 giugno. La decisione era stata presa dalla commissione elettorale per errori formali nella compilazione dei moduli ed era stata confermata venerdì scorso dal Tar. Così facendo la III Sezione in sede giurisdizionale, presieduta da Luigi Maruotti, ha ammesso la lista “Sinistra per Roma” a partecipare alle prossime amministrative per le elezioni del sindaco e dell’Assemblea capitolina. Giovedì si esprimerà sui ricorsi relativi alla lista civica e alle liste dei municipi.
In una nota si legge che il Consiglio di Stato ha ritenuto illegittima l’esclusione dalle elezioni della lista “Sinistra per Roma – Fassina sindaco”, “perché nessuna disposizione di legge prevede, per la materia elettorale, la nullità di tali autentiche quando siano prive di data, purchè risulti certo che l’autenticazione sia stata effettuata nel termine previsto dalla legge”. I giudici di Palazzo Spada hanno anche sottolineato “l’importanza del principio democratico della massima partecipazione alle consultazioni elettorali nei casi in cui le liste siano in possesso di tutti i requisiti sostanziali e formali essenziali richiesti dalla legge”. Con le stesse motivazioni il Consiglio di Stato ha ammesso alla partecipazione elettorale anche la lista “Rete liberale”, a sostegno del candidato sindaco Alfio Marchini, ed esclusa dal Tar del Lazio.
Fassina: “Felice per la sentenza”
Su twitter Stefano Fassina ha scritto: “Felice per sentenza Consiglio di Stato. La sinistra torna in campo a Roma più forte di prima”.
La notizia della riammissione di Stefano Fassina nella corsa al Campidoglio è giunta durante la riunione di Sel al Tiburtino per discutere del futuro. Alcuni dei partecipanti hanno raccontato che quando la notizia è diventata ufficiale sia scoppiato un boato, si siano scambiati abbracci, baci e si sia festeggiato con spumante. Hanno raccontato che qualcuno abbia addirittura pianto. Il segretario romano di Sel, Paolo Cento, ha detto scherzando: “Siamo usciti per strada, ci hanno preso per pazzi”.
Pochi minuti dopo è arrivata via Twitter anche la reazione del candidato pd, Roberto Giachetti, che ha lanciato un appello all’unità per il secondo turno: “Contento per Stefano e i suoi elettori. Andiamo avanti, convinti che il popolo di centrosinistra sarà unito al ballottaggio”.
Dopo la nota del Consiglio di Stato sono arrivati gli altri commenti alla sentenza.
Pedica: “La Sinistra non poteva mancare da questa competizione”
In una nota Stefano Pedica del Pd ha affermato: “La riammissione di Fassina alle elezioni comunali di Roma è una buona notizia. La Sinistra non poteva e non doveva mancare da questa competizione elettorale ma non è mai troppo tardi per dialogare con il Pd e rinverdire l’esperienza del centrosinistra”. “Mi auguro che Fassina torni a parlare insieme a Giachetti a tutto il popolo di centrosinistra. In gioco c’è il futuro di Roma e non possiamo lasciare il governo della città in mano a populisti e demagoghi”.
Per Massimiliano Smeriglio, membro della segreteria nazionale di Sel, “la notizia della riammissione alle elezioni della lista “Sinistra per Roma” è straordinaria. Ora di nuovo tutti in campo più convinti di prima per dare forza alla sinistra”.
Su Twitter l’ex capogruppo di Sel in Campidoglio, Gianluca Peciola, ha commentato: “Il Consiglio di Stato ha riammesso la lista “Sinistra per Roma per Fassina”. Da domani tutti al lavoro per una grande impresa elettorale!”. E ha aggiunto: “Sono stati giorni di ansia, inutile negarlo. Quella del Consiglio di Stato è una sentenza storica, che dà ragione alle nostre buone ragioni. Siamo di nuovo in campo. Ora il batticuore rimane legato alle sorti della lista civica e di quelle municipali, ma siamo fiduciosi. Da domani si torna in pista!”.
Fassina: “Siamo convinti delle nostre ragioni”
Dopo la sentenza con cui il Tar del Lazio aveva confermato l’esclusione delle liste di appoggio alla sua candidatura a sindaco di Roma, Fassina aveva dichiarato: “Non ci fermiamo qui. Siamo convinti delle nostre ragioni e ricorreremo al Consiglio di Stato”. E aveva spiegato: “Io mi assumo la responsabilità politica di quello che è successo. Certo, siamo arrivati all’appuntamento un pò affaticati e con una discussione al nostro interno perché c’era chi aveva altre posizioni e voleva un’alleanza col Pd. Ma da qui a dire che qualcuno abbia giocato sporco ce ne corre. Io personalmente non lo penso. Sono sicuro che gli errori siano stati involontari”.
Il Consiglio di Stato riformando la sentenza del Tar di Milano ha accolto anche l’appello proposto da “Fratelli d’Italia” riammettendo la lista alla competizione per l’elezione del Consiglio comunale di Milano. La lista era stata esclusa per mancata presentazione delle dichiarazioni di assenza delle cause di incandidabilità. Una nota informa che l’esclusione è stata ritenuta “illegittima in quanto è risultato che tali dichiarazioni fossero state depositate complete in tutti gli elementi il giorno successivo e il ritardo fosse da addebitare a un comportamento della stessa amministrazione”.
A cura di Roberta d’Eramo